Emorroidi
Dottore ho le emorroidi! Questo è quello che mi dicono spesso i pazienti prima di una visita proctologica.
In realtà tutti abbiamo le emorroidi perchè sono dei cuscinetti di tessuto vascolare sostenuti da tessuto elastico e muscolare che si trovano all’interno del canale anale e ricoperti da normale mucosa.
In condizioni normali le emorroidi svolgono un ruolo molto importante poiché contribuiscono a costituire il complesso sistema della continenza fecale.
A riposo infatti contribuiscono alla “tenuta” dell’ano, mentre durante la defecazione hanno il compito di accompagnare le feci all’esterno riducendo il trauma anale.
Solo quando siamo di fronte a sintomi di dolore o brucione nella regione anorettale si parla di malattia emorroidaria.
Quando le Emorroidi diventano patologiche?
La malattia emorroidaria diventa patologica quando i laghi vascolari, contenenti sangue venoso ed arterioso, si ingrandiscono e protrudono fuori dall’ano.
A seconda della posizione da cui originano possono essere suddivise in emorroidi interne ed esterne.
Le emorroidi interne aumentano di volume dall’interno dell’ano e danno segno di sé solo durante il passaggio delle feci.
Dunque compare dolore, sanguinamento, prurito, fino ad arrivare a uscire all’esterno dell’ano e rientrare da sole o con l’aiuto delle dita (prolasso).

In alcuni casi il dolore è talmente importante che non si riesce a riposizionarle dentro l’ano; questo accade quando il sangue al loro interno si coagula formando un trombo (trombosi emorroidaria).
Le emorroidi esterne si sviluppano al margine esterno dell’ano, provocando un dolore dovuto alla tensione e più frequentemente delle emorroidi interne possono complicarsi andando incontro a trombosi.
Cosa causa le Emorroidi patologiche?
Si tratta di una malattia multifattoriale per la quale non esiste una sola causa.
Pertanto possiamo parlare solo di fattori predisponenti: età, eccessive spinte per evacuare le feci (straining), la lunga permanenza seduti sul water, dieta povera in fibre vita sedentaria, le feci dure o irritanti, la gravidanza, fattori familiari o ereditari.
Emorroidi, come si manifestano?
Le emorroidi si presentano allo stesso modo sia la prima volta che negli attacchi successivi:
- Sangue alla defecazione con sangue rosso vivo evidente anche nel water
- Prurito spesso accompagnato da sensazione di ano bagnato o umido
- Dolore e Bruciore della regione anale
- Nodulo o Grappolo simile a una pallina dolente all’esterno dell’ano
Le complicazioni delle emorroidi sono rare e si verificano quando questa patologia viene trascurata per troppo tempo.
La perdita di sangue di solito dura pochi giorni e in molti casi si risolve spontaneamente.
Tuttavia se dovesse prolungarsi, può causare carenza di ferro (anemia) oppure se l’emorroide è strozzata o trombizzata può portare danni gravi dei tessuti.
A seconda della gravità del prolasso si classificano in quattro stadi:
- 1° Stadio: emorroidi interne non prolassanti
- 2° Stadio: emorroidi prolassanti ma spontaneamente riducibili
ma la situazione diventa seria nel:
- 3° Stadio: emorroidi prolassanti che richiedono la riduzione manuale
- 4° Stadio: emorroidi costantemente prolassate
Come fare diagnosi?
I sintomi sono di solito sufficienti per effettuare una autodiagnosi anche a domicilio.
Quando le emorroidi prolassano, diventano visibili all’esterno ed è necessario aiutarsi con le dita per accompagnarle all’interno dell’ano, vuol dire che siamo già ad uno stadio avanzato.
In questi casi è necessario effettuare una visita proctologica per procedere ad una attenta analisi delle abitudini di vita, dei sintomi ed eseguire una anoscopia.
Anoscopia
Si tratta di un esame scomodo ma non particolarmente invasivo che però garantisce una diagnosi certa e permette di individuare o escludere altre malattie proctologiche.
Come proctologo, l’anoscopia mi permette di evidenziare la presenza di eventuali patologie anorettali come: emorroidi, ragadi anali e altre condizioni che causano il sanguinamento dall’ano o dal retto, inclusi i tumori.
Come si svolge l’anoscopia?
Sarrebe ideale che circa 3 ore prima dell’anoscopia il paziente esegua a casa una peretta evacuativa di quelle che si trovano in farmacia già pronte.
Una volta in ambulatorio, invito il paziente a sistemarsi sul lettino sul fianco sinistro (posizione di Sims).
L’anoscopio è un piccolo cilindro di plastica trasparente con una luce incorporata, lungo circa 7-8 centimetri, del diametro di circa 2 cm, e prima di utilizzarlo lo lubrifico con un gel ad effetto anestetico.
In seguito effettuo un’esplorazione rettale digitale e poco dopo introduco lo strumento se non ci sono spasmi dell’ano che invece mi suggeriscono di rinviare l’esame.
Si tratta di un esame che dura circa 30 secondi ed è solitamente ben tollerato anche se fastidioso.
Si possono prevenire le Emorroidi?
Per allontanare il rischio di emorroidi è necessario seguire uno stile di vita sano e seguire alcuni utili consigli:
- Svolgere attività fisica, sono sufficienti lunghe passeggiate e un moderato movimento
- Dieta ricca di fibre perchè aiutano la defecazione
- Abbondante idratazione: bere almeno due litri di acqua al giorno
- Evitare funo e alcolici perchè irritano le emorroidi
- Mantenere l’ano pulito con detergenti neutri e non aggressivi
- Non forzare la defecazione, piuttosto è preferibile usare blandi lassativi naturalmente dietro suggerimento medico
Come si curano le Emorroidi?
La Malattia Emorroidaria è un disturbo ad andamento cronico, richiede una sorveglianza ed una cura protratte nel tempo e l’intervento chirurgico non è sempre necessario.
Generalmente adotto un approccio step-by-step da cui possono trarne beneficio soprattutto pazienti giovani perchè dovranno convivere con essa più a lungo.
Esistono pertanto diversi approcci di terapia:
Molti soggetti lasciano trascorrere molto tempo prima di chiedere aiuto ad uno specialista proctologo e quando è troppo tardi, non c’è altra alternativa che l’intervento chirurgico.
Affrontando in tempo il problema, le cure attualmente a disposizione sono in grado di correggere il problema negli stadi iniziali e con pochi disagi.
Le Emorroidi possono portare a un tumore?
No. Il tumore ha un’origine molto diversa anche se alcuni dei sintomi emorroidari sono presenti anche nei casi di cancro del retto o dell’ano.
Una visita specialistica tuttavia risolverà ogni dubbio e permetterà l’impostazione di un percorso diagnostico e terapeutico più idoneo al singolo caso.