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Omocisteina

Omocisteina. Perchè è importante?

Omocisteina. Perchè è importante?

L’omocisteina viene dosata attraverso gli esami ematici. Si tratta di un aminoacido risultato del metabolismo della metionina, un aminoacido essenziale che viene ricavato dall’organismo tramite l’alimentazione. Il suo metabolismo si trova all’intersezione di due vie metaboliche: la rimetilazione che richiede acido folico assieme alla vitamina B12 e la transsolfatazione che richiede come coenzima la vitamina B6.

Omocisteina, a cosa serve?

Dosare l’omocisteina è utile per valutare la salute dell’apparato cardiovascolare perchè alti livelli potrebbero indicare un elevato rischio di patologie occlusive vascolari.

La concentrazione plasmatica di omocisteina è inversamente correlata all’assunzione di folati, vitamina B6 e ai livelli plasmatici di vitamina B12.

Cosa vuol dire quando i valori sono alti?

Elevati valori indicano un aumentato rischio di ictus ed insufficienza cardiaca.
Durante una gravidanza normale i valori di omocisteina calano, ma sembra che disturbi del suo metabolismo siano associati a difetti del tubo neurale fetale e distacco di placenta con aborto spontaneo.

 

Cosa significa se sono bassi?

Il rischio causato da bassi livelli di omocisteina deriva dal fatto che questa è l’intermedio normale per la conversione della metionina in cisteina e quindi per la produzione di glutatione, taurina e solfato. Bassi livelli di omocisteina indicano dunque un elevato stress ossidativo.

 

Cosa fare quando i valori sono bassi?

Il trattamento più comune per la bassa omocisteina è la somministrazione di aminoacidi contenenti zolfo come metionina, N-acetilcisteina e taurina. Si possono anche impiegare glutatione preformato e sali di solfato inorganico (solfato di potassio).

 

Cosa fare quando i valori sono alti?

Una volta diagnosticata una iperomocisteinemia, potrebbe essere necessario modificare la dieta per abbassarne i livelli.

Se è associata ad una carenza vitaminica, si può aumentare l’apporto di vitamina B e acido folico mangiando cibi ricchi di folati come ad esempio: verdure verdi, succo d’arancia e fagioli.

Tuttavia in molti casi la dieta potrebbe non essere sufficiente e dunque si rende necessaria l’assuzione di integratori vitaminici giornalieri.

Una volta iniziato il trattamento, è necessario ricontrollare i livelli di omocisteina entro due mesi e se fossero ancora elevati è necessaria la prescrizione di farmaci con livelli più elevati di acido folico e vitamina B.

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