Appendicectomia Laparoscopica
L’appendicectomia laparoscopica è l’intervento che eseguo sempre in caso di diagnosi di appendicite acuta.
Il dolore addominale in sede inferiore destra, la febbre elevata, e l’aumento dei globuli bianchi, sono sintomi e segni di una appendicite che di solito si verifica quando si crea un blocco dell’appendice.
Di conseguenza il blocco porta a infezione, gonfiore, distensione, e se non si rimuove in tempo l’appendice, può verificarsi una perforazione che è pericolosa per la vita.
L’unico trattamento possibile per l’appendicite, è l’intervento di appendicectomia che è quasi sempre eseguito in situazioni di urgenza.
Come si svolge l’intervento di Appendicectomia Laparoscopica?
Le più recenti tecniche laparoscopiche, permettono di eseguire l’intervento attraverso solo tre piccole incisioni, e questo si traduce in un periodo di recupero più breve.
Prima dell’intervento si assicura al paziente una linea endovenosa e si procede dunque all’appendicectomia in anestesia generale.
Attraverso la bocca, l’anestesista posiziona un tubo di respirazione temporaneo, per aiutare la respirazione durante l’operazione. In alcuni casi decido di inserire anche un catetere, per drenare l’urina presente nella vescica.
Solitamente posso completare una appendicectomia laparoscopica non complicata, in un tempo compreso tra i 30 e i 45 minuti.
Per accedere all’appendice, pratico tre piccoli fori, o port, attraverso i quali si inseriscono cannule, chiamate port o trocar.
Questi port, vengono solitamente inseriti a livello dell’ombelico, nel fianco sinistro, e al quadrante sovrapubico dell’addome.
Della anidride carbonica fluisce dunque attraverso il port ombelicale, per gonfiare l’addome, così il suo contenuto può essere visualizzato più facilmente.
Successivamente, inserisco il laparoscopio attraverso il port ombelicale e si proiettano le immagini della telecamera su un monitor in sala operatoria.
Dunque esamino attentamente l’interno dell’addome, per confermare che l’appendice sia arrossata, gonfia, e che quindi sia necessario rimuoverla.
A questo punto, introduco gli strumenti chirurgici operativi attraverso gli altri due port, afferro l’appendice e procedo alla sua legatura separandola dal resto dell’intestino.
L’appendice così sezionata, viene inserita in un sacchetto e rimossa attraverso uno dei port.
Dopo aver rimosso l’appendice in modo sicuro, procedo a irrigare l’addome con circa un litro di soluzione fisiologica sterile, tiepida, per pulire la cavità addominale e rimuovere eventuali tracce di infezione.
La soluzione fisiologica viene poi aspirata, e prima di rimuovere il laparoscopio, dò un’ultima occhiata per verificare se sono presenti aree di sanguinamento o altre lesioni.
Cosa succede dopo l’intervento?
Dopo aver rimosso il laparoscopio, lascio aperta per breve tempo, una delle valvole, per consentire a tutta l’anidride carbonica di uscire dall’addome.
Suturo le incisioni chirurgiche con punti di sutura assorbibili o colla biologica, e le copro con una medicazione.
A conclusione dell’intervento, l’anestesista rimuove il tubo di respirazione ed eventualmente il catetere, si applica un monitor per controllare i parametri vitali nella zona di recupero della sala operatoria.
Se necessario, somministriamo farmaci per il dolore e quando si è in grado di bere liquidi, si rimuove anche la linea endovenosa e di solito la maggior parte dei pazienti può lasciare l’ospedale entro 24-48 ore.