Trattamento Conservativo della Ragade Anale: dieta e creme
Il Trattamento Conservativo della ragade anale, nella logica di un percorso Step-by-Step, è utile soprattutto per i pazienti che presentano ragadi superficiali e che pertanto possono godere di buone probabilità di risolvere il proprio problema senza necessariamente ricorrere all’intervento chirurgico.
La maggior parte delle ragadi acute guarisce da sola oppure con l’ausilio di un trattamento conservativo.
Prima di tutto l’adozione di un regime dietetico e delle modificazioni nello stile di vita simili a quelle per la malattia emorroidaria, possono essere sufficienti.
Blandi lassativi possono aiutare a rendere le feci più morbide e se combinate all’utilizzo di dilatatori anali per un rilassamento muscolare, si ottengono buoni risultati.
Nelle ragadi più resistenti, si può ricorrere alla terapia farmacologica che mira a ridurre temporaneamente la contrazione del muscolo sfintere interno e favorire la guarigione della ragade.
Trattamento Conservativo della Ragade Anale: quali opzioni?
Dilatatori Anali
Anche se spesso non sono ben tollerati dal paziente i dilatatori anali costituiscono un primo approccio terapeutico.
Il dilatatore anale aiuta a ridurre lo spasmo sfinterico sfruttando sia l’effetto meccanico del diametro sia quello del caldo che favorisce il rilasciamento degli sfinteri anali.
Consiglio di mettere il dilatatore a bagno nell’acqua tiepida per 10 minuti e poi di sdraiarsi sul letto sul fianco di sinistra.
Successivamente, lubrificare con una crema il dilatatore ed inserirlo delicatamente nell’ano e tenerlo per cinque minuti.
Questa operazione si può ripetere per 1-2 volte al giorno e la durata media della terapia è di un mese.
Unguenti a base di Nitroglicerina
La nitroglicerina agisce chimicamente rilassando la muscolatura interna dello sfintere anale.
Ciò determina una diminuzione della pressione del muscolo e di conseguenza un aumenta del flusso sanguigno al sito della lesione, con conseguente guarigione della ragade.
La terapia deve essere seguita, in combinazione con le misure dietetiche e comportamentali già descritte, per un periodo di 6-9 settimane e la guarigione avviene in almeno il 50% di ragadi croniche.
Il principale effetto collaterale dell’unguento di nitroglicerina, in circa il 20-30% dei pazienti, è il mal di testa.
Creme a base di Calcio-antagonisti
Questi farmaci agiscono rilassando la muscolatura anale in modo simile all’unguento di nitroglicerina e sono stati associati con la guarigione delle ragadi anali croniche nel 65 % dei pazienti.
Gli effetti collaterali sono simili a quelli della nitroglicerina per quanto riguarda il calo pressorio, mentre i casi di emicrania sono minori; fino al 25 % dei pazienti.
Cosa si può fare se la Ragade non guarisce?
Una ragade che non risponde a terapie conservative dovrebbe essere riesaminata.
Costipazione cronica con feci dure, rallentato transito intestinale, cicatrici o spasmo del muscolo anale interno contribuiscono ad un ritardo di guarigione.
Anche le malattie infiammatorie intestinali come ad esempio il Morbo di Crohn, infezioni o tumori anali possono causare sintomi simili a ragadi anali.
I pazienti affetti da dolore anale persistente dunque, devono essere esaminati per escludere queste malattie e questo può voler dire eseguire una colonscopia ed un esame per prelievo di biopsie.